Cos'è la Psicomotricità?
di Federica Garzon
La psicomotricità è una terapia che fa dell’attività motoria lo strumento essenziale per armonizzare lo sviluppo globale della persona: psichico, motorio e affettivo-relazionale. La lingua italiana definisce la Psicomotricità come “l’insieme di dottrine e pratiche terapeutiche riguardanti interazioni ed integrazioni tra funzioni motorie, sensoriali, e cognitive con particolare riferimento all’età evolutiva (0 – 12 anni)” . La psicomotricità trova la sua più importante applicazione in ambito Sanitario. Risulta infatti una terapia rivolta prevalentemente all’infanzia e in maniera più specifica a quei bambini che presentano Disturbi Psicomotori (come Iperattività, Inibizione, Disprassia…),Disturbi dell’Apprendimento Scolastico(disgrafia, discalculia…), patologie più gravi come l’ Autismo, Insufficienza mentale lieve o grave, Disturbi della personalità così come quei Disturbi Minori per i quali l’intervento psicomotorio mirato al corpo e al movimento può favorire un miglior adattamento del bambino all’ambiente che lo circonda. L’attività psicomotoria trova ampio margine di intervento anche in altri ambiti: uno di questi è quello Psichiatrico con adolescenti, adulti ed anziani che presentano disturbi di diversa natura ed entità, ma per i quali è importante un intervento di Mantenimento delle capacità motorie e delle facoltà mentali al fine di potergli garantire un minimo di autonomia personale; o ancora nell’ambito delle tossicodipendenze, dove il fine e gli obiettivi di lavoro si concentrano sul corpo e sulla valorizzazione dell’immagine di sé. Infine la psicomotricità trova ampio campo d’azione anche in ambito Educativo-Preventivo: nelle scuole Materne, negli asili Nido così come nelle scuole Elementari, ossia in tutte quelle strutture prevalentemente educative nelle quali il bambino si trova a dover apprendere ed imparare gesti motori specifici e nelle quali l’utilizzo della motricità fine necessita di un buon grado di conoscenza e di controllo corporeo. E’ in questo ambito specifico che la psicomotricità ha trovato il modo di dare un notevole contributo anche al mondo dello sport ed in particolare a quello del calcio! Lo Psicomotricista è tenuto quindi ad adattare le proprie conoscenze, esperienze e le proprie attitudini lavorative tenendo conto della struttura nella quale si ritrova a prestare servizio. Questo perché l’intervento terapeutico in ambito Sanitario si pone degli obiettivi ben diversi rispetto agli obiettivi da raggiungere in una struttura scolastica.
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